mercoledì 14 settembre 2011

- NAPOLI.... I QUARTIERI SPAGNOLI -


Quartieri Spagnoli


Quartieri Spagnoli
I quartieri spagnoli, o più semplicemente i quartieri, sono parte storica della città di Napoli.
Sorgono intorno al XVI secolo al fine di accogliere le guarnigioni militari spagnole destinate alla repressione di eventuali rivolte della popolazione napoletana. Già all'epoca divennero un luogo malfamato dove prostituzione e criminalità la facevano da padrone, nonostante l'emanazione da parte del viceré di NapoliDon Pedro di Toledo (da cui il nome della strada) di alcune apposite leggi tese a debellare il fenomeno. Durante gli scavi per la realizzazione dell'ingresso della nuova metropolitana a piazza Montecalvario, sono state rinvenute tracce di insediamenti abitativi dell'Età del ferro del 1500 a.C. circa. In piazzetta Santa Maria degli Angeli, invece, sono stati ritrovati reperti della Napoli medievale.
Nei quartieri vivono circa 14.000 persone per un totale di 4.000 famiglie dislocate su una superficie di circa 800.000 metri quadrati.
A causa della particolare conformazione del suolo, nei quartieri storici della città avvengono non di rado cedimenti del terreno. Nella notte a cavallo tra il 22 ed il 23 settembre 2009, in Vico San Carlo, probabilmente a causa delle forti piogge, si è verificato il crollo del manto stradale, dando luogo, così, ad una voragine di quasi 20 metri di lunghezza. Ciò ha provocato l'immediata evacuazione di alcuni edifici e la chiusura dellachiesa di San Carlo alle Mortelle.[1]

[modifica]Beni culturali (elenco parziale)

[modifica]Galleria fotografica

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